Ci sono giorni che scrivono la storia delle persone… ci sono persone che, giorno dopo giorno, scrivono la Storia.
12 dicembre 1969, la strage di Piazza Fontana a Milano: la “madre di tutte le stragi”, una vicenda raccontata tante volte, dall’analisi storica alle ricostruzioni giuridiche e giornalistiche. Sappiamo tanto, praticamente tutto, forse troppo. Eppure, esiste il punto di vista inedito dei famigliari delle vittime e del lungo percorso intrapreso per ottenere giustizia e verità.
Francesca Dendena aveva 17 anni nel 1969, quando perse il padre Pietro nell’attentato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura. Da quel giorno prese coscienza di quanto accaduto e della necessità di impegnarsi in prima persona per far sì che eventi simili non accadessero più. Un percorso snodato lungo 40 anni, fino alla morte di Francesca, il 6 ottobre 2010.
Nel 2019, a 50 anni dalla strage, l’attrice Giovanna Mezzogiorno ha interpretato Francesca nella Docufiction RAI “Io ricordo – Piazza Fontana” (coproduzione Rai Fiction-Aurora Tv, regia di Francesco Miccichè), disponibile su RaiPlay. Il 2 novembre 2020 a Francesca è stato conferito il riconoscimento di “persona illustre” al Cimitero Monumentale di Milano (Famedio).
A 10 anni dalla morte di Francesca, l’autore Matteo Dendena ne ricostruisce (edizione The Skill Press, lingue italiano e inglese) la storia, le battaglie civili e il lascito, attraverso l’impegno civile per non perdere il valore propositivo della memoria; un dovere morale portato avanti in prima persona presso scuole, università e diverse sedi istituzionali (tra cui la Commissione Europea).
Storia e lascito di Francesca: storia «comune» di eroismo civile.
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