Tra i molti effetti del Coronavirus c’è aver dato concreta dimostrazione a tutti del significato plastico di una restrizione delle libertà personali, sfatando il mito degli arresti domiciliari come “misura mite” che, invece, ha ripercussioni devastanti sul piano fisico, psichico, sociale ed economico.
In questo volume sono raccolti gli atti del convegno “Sessanta milioni agli arresti domiciliari?”, promosso dallo studio di comunicazione The Skill allo scoppio dell’emergenza sanitaria. Il seminario, collocato nell’ambito del ciclo “The Skill Breakfast. I caffè della competenza”, ha indagato gli aspetti legali, costituzionali, sociali, culturali, clinici e psicologici dello straordinario periodo vissuto dall’Italia e dal mondo: riflessioni su ripercussioni microscopiche e macroscopiche del lockdown imposto pressoché a tutti in una sorta, appunto, di «arresti domiciliari» di massa.
La pubblicazione contiene gli interventi di Gian Domenico Caiazza (presidente dell’Unione Camere Penali), Massimiliano Siddi (sostituto procuratore della Repubblica a Viterbo), Gian Piero Turchi (docente Psicologia Clinica e direttore del Master in mediazione presso l’Università di Padova), Riccardo Memeo (medico cardiologo al Policlinico di Bari). Con loro avvocati penalisti del calibro di Giuseppe Fornari (Fornari e Associati), Elisabetta Busuito (Perroni e Associati), Antonio Bana (Studio Bana), oltre a Francesco Zurlo (psicologo e psicoterapeuta, responsabile formazione e coaching di UTOPIA), Federica Fantozzi (responsabile Comunicazione legale The Skill), Giorgio Varano (responsabile Comunicazione UCPI) e Federica Mattei (psicoterapeuta).
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